Si consuma nella terra di Pannella, nel giorno della presentazione di "+ Europa", lo strappo tra i radicali

TERAMO – Si consuma proprio in Abruzzo, terra natale del suo leader storico e fondatore, lo strappo finale tra gli attivisti del Partito radicale. Nel giorno della presentazione, a Pescara, della lista "+ Europa", movimento che fa riferimento ad Emma Bonino, contro la ex pasionaria arrivano gli strali del segretario di Amnistia, Giustizia e Libertà, il teramano Vincenzo Di Nanna: «In questi anni ne abbiamo viste tante, ma ci vuol coraggio a portare proprio nella sua terra la negazione della politica di Marco Pannella, presentandola pure con il ‘marchio’ radicale: la Bonino risparmi almeno all’Abruzzo i suoi spot pubblicitari – dice Di Nanna -». Secondo il segretario di Agl, negli anni è perdurata la confusione che equivocava tra «le iniziative riconducibili realmente al Partito Radicale con quelle, totalmente in controtendenza, della Bonino e dei suoi epigoni – scrive Di Nanna -, chi già allora disertava le principali tematiche radicali mirando apertamente alla conquista di spazi informativi». Appare strano «come questi ‘radicali’ si ricordino soltanto ora che ci sono le elezioni di una regione che dall’ultima volta in cui si sono fatti vedere (dalle telecamere), ovvero i funerali di Pannella, ne ha passate veramente tante, dal terremoto alle frane, dalle bufere ai lunghi giorni di black-out». Di Nanna conclude ricordando che la sola Rita Bernardini, presidente di Agl, era presente, la stessa che oggi ha rifiutato la candidatura nelle liste di "+ Europa" ma continua a portare avanti quella a Garante dei detenuti abruzzesi.